A DIGITAL MIND

gli aspetti dei social che le aziende sottovalutano: agenzia o freelance?

Gli aspetti della gestione dei social che le aziende sottovalutano

Dopo oramai diversi anni, la gestione dei canali o dei profili social non è ancora chiara a tutte le aziende che hanno deciso di esporsi e comunicare sul web.

Purtroppo sono davvero tanti gli errori e le decisioni sbagliate che vengono prese al riguardo. Per esperienza diretta, posso dire che la maggior parte delle volte ciò è dovuto alla sbagliata gestione di questi canali: le figure responsabili sono spesso non addette ai lavori.

Semplificando: non ci capiscono niente, non è il loro mestiere. Voglio sottolineare una cosa:

Non ci si può improvvisare esperti di digital marketing dall’oggi al domani

Sono figure che si sono fino ad oggi occupate di marketing nel senso più classico del termine: packaging, leaflet, folder, organizzazione di fiere ed eventi. In alcuni casi, queste persone di marketing hanno gestito campagne di comunicazione sui media offline a mezzo stampa, radio o tv.

Il web rappresenta un mezzo ben diverso, con un modo differente di fare comunicazione e quindi marketing. Improvvisarsi social media manager è un grave errore.

Siamo realisti. Affidarsi a chi ha le giuste competenze è la soluzione giusta da prendere.

AGENZIA O FREELANCE?

  • Una web agency è la soluzione adatta per te se sei un’azienda di dimensioni medio-alte e vuoi fare investimenti importanti sul web. L’agenzia è utile per un piano di comunicazione forte che sia integrato anche con la tua strategia offline. Una comunicazione omnichannel è oggi più che mai importante per trarre dal web l’enorme beneficio di incrementare le vendite e avere un ritorno maggiore. Una brand awareness di un certo livello aiuterà il tuo business a decollare.

    Ricorda: tutte le vendite che realizzerai, concorrono per l’obiettivo di fatturato dell’azienda. Inutile creare concorrenza tra canali o perderai solo preziose opportunità di guadagno.

    >> Scegliere un’agenzia non è cosa scontata: puntare ai grandi nomi spesso non è sinonimo di garanzia. Alcune volte la soluzione che danno è quella di puntare tutto il budget a disposizione sulla TV in quanto il brand non è ancora così conosciuto da poter fare un certo tipo di comunicazione sul web. Sarebbe una strategia corretta ma non per un’azienda piccola e poco conosciuta, per di più senza centinaia di migliaia di euro o milioni da investire in campagne TV.

    Allo stesso modo, un’agenzia troppo “giovane” può non essere in grado di gestire in modo corretto il progetto affidatogli. Danno la gestione dei social a figure troppo Junior appena uscite dalle università e che dovrebbero fare qualche anno di gavetta. O si affidano agli art director interni che propongono comunicazioni non in linea con il brand o troppo azzardate per la maturità del marchio, se poco conosciuto.

    >> SUGGERIMENTO: un buon compromesso potrebbe essere quello di valutare di collaborare con un agenzia piccola ma che sia almeno certificata da uno dei principali social network (es: Facebook Partner).

  • Un freelance può essere il giusto compromesso per aziende più piccole o per quelle che stanno iniziando a lanciarsi sul web. Senza grandi budget, un freelance è da preferire ad un agenzia in quanto potrà essere più presente, disponibile e più veloce nell’esecuzione del lavoro che gli verrà commissionato. Inoltre, un social media manager fa solo quello di mestiere e sarà quindi sempre aggiornato e avrà anche più tempo per sperimentare le tecniche e le strategie che possono portare risultati migliori. Cosa che non sempre avviene con le agenzie che fanno un lavoro di mera esecuzione avendo tanti clienti grandi da gestire.

    >> Un freelance è anche la scelta ideale per chi lavora in proprio e vuole affidare e delegare la parte di web marketing quando non si ha tempo o non si hanno le conoscenze necessarie. In tal caso, saggia decisione!

    ATTENZIONE: un freelancer è un professionista perciò non stupitevi di ricevere preventivi “alti” o costosi. Non è uno stagista (con tutto il rispetto per gli stagisti) e come tale chiederà il giusto compenso per la propria prestazione.

MEGLIO UNO STAGISTA?

Assolutamente NO! Mai affidare la comunicazione e la gestione dei social ad uno stagista e a chi è alle prime armi con questo tipo di lavoro.

Lo stesso motivo vale per chi ha anni di esperienza in ambito marketing ma non si è mai occupato di comunicazione e non ha mai studiato e non è aggiornato sui social. Usare Facebook tutti i giorni è una cosa, gestire un brand è un’altra.

Mai affidare la comunicazione a chi vuole cambiare mansione in azienda e si vuole cimentare in qualcosa di nuovo. Stessa cosa vale per le modifiche di ruolo magari per sostituire colleghi in malattia o in maternità. Sempre meglio affiancare prima, che rischiare di fare danni poi.

Eh sì, perché non è uno scherzo.

Comunicare sui social significare raggiungere un numero davvero elevato di contatti.

Ad esempio: un post riuscito male, un fraintendimento o una reazione negativa che può verificarsi sul web, può sfociare in una crisi per la quale servono determinate competenze per gestire e risolverla. Cancellare e nascondere commenti non è la soluzione, anzi!

Questo innesca ancora più la voglia degli utenti a lasciare commenti negativi e a condividere la pessima esperienza.

Il mio consiglio è quello di valutare bene in fase iniziale se è davvero indispensabile essere presenti sui social, quali utilizzare e con quale scopo.

Nel caso probabile di una presenza online consolidata, ogni tanto è bene rivedere cosa è stato fatto, se la gestione dei social è ancora performante e come migliorare con il supporto di esperti esterni, freelance o agenzie.